Via Rezza 12 - Lavagna - Genova, Italy info@hotelvillafieschi.it +39 0185 304400 +39 0185 313809 www.hotelvillafieschi.com
8.00-24.00
L'Hotel Villa Fieschi, albergo tre stelle situato a pochi passi dal caratteristico centro storico di Lavagna e dalle principali mete turistiche e balnearie, si svela agli occhi dei passanti come una magnifica oasi di pace e relax, isolata dal traffico e dove il parco offre agli occhi ampi spazi verdi nel quale ritemprare mente, corpo e spirito dalle fatiche della vita quotidiana. L'Hotel, un'antica villa patrizia risalente agli inizi del secolo XIX, mantiene ancora oggi le originali sale ed i magnifici pavimenti a mosaico. L'atmosfera reca, quindi, l'eco del prestigio dell'antica casa nobiliare ed offre un ambiente confortevole, piacevole e rilassato. La famiglia Poggi, che da anni cura la gestione dell'hotel, è particolarmente attenta alle necessità di ogni singolo ospite, al fine di far trascorrere ai proprio ospiti un soggiorno piacevole. I numerosi servizi, quali il parcheggio privato, l'aria climatizzata e la connessione internet, contribuiscono, insieme alla bellezza del posto, a rendere l'hotel meta ideale, non solo per vacanze, ma anche per viaggi di lavoro.
Il soggiorno nel nostro Hotel offre ai visitatori momenti di relax immersi nel verde, a stretto contatto con la natura, grazie al meraviglioso parco circostante. Nella bella stagione il tiglio e la quercia che incorniaciano la villa, offrono ristoro e ombra ai nostri ospiti, che possono leggere un libro al riparo dal sole o godere di una bibita fresca. Non mancano poi uno spazio riservato ai bambini, che possono divertirsi sull'altalena o correre nel prato ed un solarium, ideale per una perfetta abbronzatura.
Lavagna è situata nel cuore del Golfo del Tigullio, nella Riviera Ligure di Levante. Grazie alla sua favorevole posizione, è un ottimo punto di partenza per organizzare passeggiate ed escursioni nelle vicine località delle Cinque Terre e di Portofino, i celebri e pittoreschi borghi facilmente raggiungibili in treno, in auto e per mezzo dei battelli.
Sole e mare, gite in battello, la Torta dei Fieschi, la Casa Carbone, l'Entroterra e le sagre, la Mostra mercato dell'antiquariato di Chiavari, Il Golfo del Tigullio (Portofino, Santa Margerita Ligure, Rapallo, Chiavari a Sestri Levante), Genova (il centro storico, l'Acquario, mostre e musei), le Cinque Terre (Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore), il Golfo dei Poeti, Portovenere e Lerici.
Il Ponte, a sei arcate e lungo 250 metri, che mette in comunicazione Chiavari e Lavagna a partire dall'inizio del XIII secolo, è detto della Maddalena. Probabilmente già nel XII secolo esisteva un ponte in legno, detto del mare dedicato a Sant'Erasmo, patrono dei marinai. Ma la struttura attuale è stata voluta da Ugone Fieschi, padre del futuro Papa Innocenzo IV, per garantire un'adeguata comunicazione tra Lavagna e Chiavari e con l'entroterra. Non si conosce la data precisa di costruzione, ma da documenti notarili risulta eretto tra il 1210 e il 1212. Ugone Fieschi non si limita a ricostruire e ad ampliare il precedente ponte in legno, già di notevole importanza strategica come unico collegamento tra Lavagna e l'entroterra, ma fa erigere nella zona un ospitale per accogliere i viandanti, un pozzo pubblico e la chiesa di Santa Maria Maddalena, da cui poi il ponte ha preso il nome odierno. L'area diventa così tappa obbligata per chi era in viaggio lungo la costa o verso l'interno, come ricorda la terzina fatta pronunciare da Dante Alighieri a Papa Adriano V nel Canto XIX del Purgatorio: "Infra Siestri e Chiaveri s'adima una fiumana bella, e del suo nome lo titolo del mio sangue fa sua cima". In origine il ponte aveva tredici arcate ed era coperto da una struttura lignea a due falde, ma probabilmente è stato incendiato in seguito al passaggio di Federico II nel 1245. Viene restaurato a metà del XIII secolo da Sinibaldo Fieschi, Papa Innocenzo IV. Il ponte è infatti entrato a far parte dei possedimenti della Basilica di San Salvatore, fatta costruire dallo stesso Sinibaldo Fieschi, e viene gestito direttamente dalla famiglia fino al 1276, anno di cessione di alcune delle loro proprietà alla Repubblica di Genova.